Salmo del 12 maggio 2021

Solo il suo nome è sublime
Sal 148

"1 Alleluia.

Lodate il Signore dai cieli,
lodatelo nell'alto dei cieli.

2 Lodatelo, voi tutti, suoi angeli,
lodatelo, voi tutte, sue schiere.

3 Lodatelo, sole e luna,
lodatelo, voi tutte, fulgide stelle.

4 Lodatelo, cieli dei cieli,
voi, acque al di sopra dei cieli.

5 Lodino il nome del Signore,
perché al suo comando sono stati creati.

6 Li ha resi stabili nei secoli per sempre;
ha fissato un decreto che non passerà.

7 Lodate il Signore dalla terra,
mostri marini e voi tutti, abissi,

8 fuoco e grandine, neve e nebbia,
vento di bufera che esegue la sua parola,

9 monti e voi tutte, colline,
alberi da frutto e voi tutti, cedri,

10 voi, bestie e animali domestici,
rettili e uccelli alati.

11 I re della terra e i popoli tutti,
i governanti e i giudici della terra,

12 i giovani e le ragazze,
i vecchi insieme ai bambini

13 lodino il nome del Signore,
perché solo il suo nome è sublime:
la sua maestà sovrasta la terra e i cieli.

14 Ha accresciuto la potenza del suo popolo.
Egli è la lode per tutti i suoi fedeli,
per i figli d'Israele, popolo a lui vicino.

Alleluia".


L'autore del Salmo è un vero poeta, antesignano di Francesco che ha scritto il "Cantico delle creature".
È infatti una lode che coinvolge l'intero universo, risposta alle Parole creative che esaltavano la bellezza e la giustezza di tutte le cose.
Gli studiosi lo dividono in due parti: i cieli e le creature che lo abitano fino al versetto sei; la terra e i suoi abitanti nella seconda parte.
Cielo e terra uniti, l'intero creato in armonica e grande lode al suo Signore e Creatore.

"Alleluia.
Lodate il Signore dai cieli,
lodatelo nell'alto dei cieli.
Lodatelo, voi tutti, suoi angeli,
lodatelo, voi tutte, sue schiere".

Il Salmo si apre con un grido "Alleluia", cioè "lodate Dio", e tutti obbediscono a questo invito.
I primi convocati in una liturgia cosmica sono gli spiriti che stanno in alto, le schiere cioè le famiglie di angeli che popolano le regioni celesti. Come non andare con il ricordo alla notte in cui l'incarnazione del Figlio si è manifestata e la moltitudine dell'esercito celeste innalza per prima la sua lode! (cfr. Lc 2, 13-14)

"Lodatelo, sole e luna,
lodatelo, voi tutte, fulgide stelle.
Lodatelo, cieli dei cieli,
voi, acque al di sopra dei cieli".

Il sole, la luna e gli astri sono le seconde creature chiamate alla lode.
Da sempre l'umanità, ammirando la muta e luminosa presenza delle grandi e delle piccole luci del cielo, le hanno viste come espressione di lode al Creatore.

"Lodino il nome del Signore,
perché al suo comando sono stati creati.
Li ha resi stabili nei secoli per sempre;
ha fissato un decreto che non passerà".
Nessun uomo ha potere su queste creature che sovrastano e regolano il benessere delle nostre vite! Solo il Signore le ha rese stabili, regolatori dei giorni e degli anni, affinché, con i loro cicli, rendessero feconda la terra.

"Lodate il Signore dalla terra,
mostri marini e voi tutti, abissi,
fuoco e grandine, neve e nebbia,
vento di bufera che esegue la sua parola"

Dagli abissi alle voci tuonanti del cielo, tutti innalzano il grande Alleluia!
Anche le tempeste, i venti, gli eventi atmosferici incontrollabili che tanto ci terrorizzano, sono espressione di una vita che ci circonda vigorosa, che non ferma il suo andare, fecondando e germogliando la terra con la Parola (cfr. Is 55, 10-11).

"Monti e voi tutte, colline,
alberi da frutto e voi tutti, cedri,
voi, bestie e animali domestici,
rettili e uccelli alati".

Monti e valli, creature domestiche e selvatiche, tutte innalzano la loro lode al Signore del cielo e della terra. Le piante da frutto erano esaltate per la delizia che davano al palato.
Si citano anche i cedri, probabilmente quelli del Libano, piante maestose tra le più presenti nella Scrittura, che avevano colpito gli ebrei per la loro altezza che arrivava ai 30 metri e la circonferenza fino a 8 metri. Erano gli alberi che toccavano il cielo, posti sulle alture rigogliose, erano quelli ricercati da Salomone (cfr. 1Re, 5-6) per il legno resinoso e durevole usato nella costruzione del Tempio di Gerusalemme.

"I re della terra e i popoli tutti,
i governanti e i giudici della terra,
i giovani e le ragazze,
i vecchi insieme ai bambini
lodino il nome del Signore,
perché solo il suo nome è sublime:
la sua maestà sovrasta la terra e i cieli".

Il coro dell'Alleluia convoglia pian piano proprio tutte le creature. E' la volta delle voci umane, le ultime, il coronamento che dà le parole alla lode.
Nessuno vuole essere escluso: dai più importanti agli ultimi, nessuno tace. Tutti, con tonalità, timbri e significati diversi completano la sinfonia che si alza fino al Signore.
Egli, con la sua Signoria, si manifesta e ogni potenza di questo mondo ne riconosce la presenza e la dolcezza del Nome.

"Ha accresciuto la potenza del suo popolo.
Egli è la lode per tutti i suoi fedeli,
per i figli d'Israele, popolo a lui vicino.
Alleluia".

All'interno della grande comunità degli uomini, Israele è il figlo che ha il suo motivo speciale per lodare.
Nessuno può dimenticare che egli ha preso un popolo schiavo, e in mezzo a tanti nemici, ha portando in salvo il suo piede.
Le grandi opere che ha fatto il Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe, per liberare il suo popolo e farlo crescere nella sua sapienza, sono una lode che tutti i popoli riconoscono, la magnificenza del suo volere, l'anticipo di quello che tutti gli uomini possono assaporare.

Un altro solenne "Alleluia" chiude questa meravigliosa lode sinfonica e noi, ultimi ma non in ordine di importanza, veniamo invitati a unirci agli angeli, alle potenze della natura, alla flora e alla fauna, con la nostra voce, piccola ma non inutile, personale ma non solitaria. Solo in questa comunione universale le nostre parole trovano senso, il nostro canto diventa lode comunitaria e festosa, la nostra vita partecipa all'unica grande sinfonia di ringraziamento all'"Altissimo, Onnipotente, bon Signore".

Commenti

  1. "I giovani e le ragazze,
    i vecchi insieme ai bambini
    lodino il nome del Signore".
    La lode è di tutti.
    Tutti siamo partecipi di un unico grande coro che canta le lodi del Signore.
    In tutte le fasi della nostra vita è sempre tempo di lode.
    Giovani e ragazze cantano con il cuore verso il futuro.
    I vecchi cantano ricordando il passato.
    I bambini lodano nel loro piccolo presente.
    Il mio canto giovane, vecchio, da bambino, il mio canto per tutta la vita.
    Lodo il Signore ricordando il mio vissuto.
    Lodo il Signore nel mio vivere presente.
    Lodi il Signore speranzoso nel futuro.
    È sempre tempo di lode,
    è sempre tempo di vita grata.

    RispondiElimina
  2. Egli è la lode per tutti i suoi fedeli
    Si per tutti
    per chi lotta contro il covid in ospedale
    per chi soccombe sotto le bombe inermi,in Terra Santa
    per chi ha scoperto di avere un cancro
    per chi ha perso speranza
    per chi continua imperterrito nelle stronzate
    per chi si gloria dei propri idoli terreni
    per chi non può mangiare
    per chi è felice
    Lo lodo anch'io per quello che mi fa vivere e constatare che tutto è VANITA' al di fuori di LUI.
    Grazie Signore ,ti offro nella mia pochezza,prendendo io coscienza di questo,c'è chi soffre e mi vergogno di scriverlo,ma un piccolo rigo lo cito:converti chi HA e non dà a chi non ha!

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